La prospezione geoelettrica con inversione Tomografica 2D, consiste nella determinazione delle resistività apparenti del sottosuolo lungo sezioni predeterminate la cui traccia è data da stendimenti dipolari/polari assiali.
Dal punto di vista operativo il metodo consiste nell’immettere corrente nel terreno attraverso un dipolo energizzante (AB), e di misurare tramite un dipolo di lettura (MN) la differenza di potenziale (d.d.p.) indotta dal campo elettrico creato nel terreno.
Una volta fissata l’equidistanza dipolare, le misure vengono registrate spostando alternativamente il dipolo di corrente ed il dipolo di lettura al fine di ottenere una maglia di punti di lettura, disposti lungo una sezione.
Conoscendo in ogni punto la d.d.p. e l’intensità di corrente I, si ricava la resistività apparente per quel punto applicando le formule relative alla “teoria dei dipoli infinitesimali” secondo la quale l’equidistanza dipolare “a” deve essere minore o al massimo uguale di un determinato valore della distanza interdipolare “R” (tale valore si assume pari a 0.2). Una volta ottenuti in campo i valori di resistività apparente per i punti della maglia nella sezione stabilita, mediante programmi di inversione dati (es. RES2DINV), si ottengono delle sezioni di isoresistività (pseudosezioni) che consentono di dare una interpretazione qualitativa circa la presenza di anomalie nell’ambito degli spessori di terreno in¬vestigati suddivisi blocchi rettangolari (la cui dimensione e posizione regolare è automaticamente generata dal programma).
Un avanzato sottoprogramma di modellizzazione è stato usato per calcolare i valori di resistività, e una tecnica di ottimizzazione non lineare dei minimi quadrati, è usata per il programma di inversione (De Groot-Hedlin e Constable 1990, Loke e Barker 1996), sino ad ottenere la Sezione di Resistività (Fig.2) basata sul metodo dell’inversione (Inverse Model Resistivity Section).
Fig.1) Sezione di Resistività Invertita
Strumentazione per rilievi geoelettrici
La strumentazione in possesso per prospezioni geoelettriche è prodotta dalla IRIS Instruments ed è composta da un resistivimetro ad elevatissima sensibilità e velocità in grado di gestire contemporaneamente 10 letture per volta, un Georesistivimetro (mod. SYSCAL Pro. SWITCH 96) sensibile a misure fino ad un decimo di Volt ed una serie di picchetti metallici (acciaio inox).
Fig.2) SYSCAL Pro. SWITCH 96 Elettrodi
Le caratteristiche tecniche della strumentazione adottata sono riportate di seguito